Elizabeth Siddal: la tragedia della famosa modella preraffaellita

Nessuno aveva mai visto una donna così bella prima di allora: alta, magra, eterea, con una lunga chioma rossa, attirava gli sguardi di tutti. Verso la metà del 1800, Elizabeth Siddal era una delle modelle più ricercate tra i preraffaelliti ma la sua vita fu interrotta a soli 32 anni a causa di una malattia.

John Everett Millais (1829–1896), 'Ophelia', ca 1851 (dettaglio). Foto via Wikimedia Commons
John Everett Millais (1829–1896), 'Ophelia', ca 1851 (dettaglio). Foto via Wikimedia Commons

Elizabeth Siddal o Lizzie, come veniva chiamata, nacque a Londra il 25 luglio 1829 e crebbe apprezzando la poesia e l'arte. Venne scoperta dall'artista britannico Walter Howell Deverell, che raccontò poi ai compagni preraffaelliti Dante Gabriel Rossetti e William Holman Hunt della donna che aveva incontrato. A quel tempo, Elizabeth lavorava in un negozio di cappelli in condizioni di sporcizia e povertà e a causa di quelle circostanze, la madre le suggerì di lavorare come modella, nonostante quella professione fosse spesso associata alla prostituzione.

A sinistra: Dante Gabriel Rossetti, "Proserpina", 1874. A destra: William Holman Hunt, "The Birthday", 1868. Foto via Wikimedia Commons
A sinistra: Dante Gabriel Rossetti, "Proserpina", 1874. A destra: William Holman Hunt, "The Birthday", 1868. Foto via Wikimedia Commons

Il gruppo dei preraffaelliti fu fondato dagli artisti John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti e William Holman Hunt nel 1848: una sorta di congregazione segreta di sette artisti britannici, poeti e critici d'arte ispirati dall'autore John Ruskin. Il loro lavoro fu caratterizzato da un ritorno agli ideali pre-rinascimentali, ispirati alla storia, al mito, alla natura e alla cultura medievale.

John Everett Millais, Ophelia, ca 1851. Foto via Wikimedia Commons
John Everett Millais, Ophelia, ca 1851. Foto via Wikimedia Commons

Una delle opere più famose in cui Lizzie compare come modella è "Ophelia" di Millais, del 1852. Elizabeth posò per lui in una vasca, in pieno inverno, con alcune lampade a olio che mantenevano calda la temperatura dell'acqua. Le luci però si spensero in breve e Lizzie rimase a lungo nelle acque gelide, prendendosi una polmonite: a causa della malattia iniziò ad assumere laudano, un oppiaceo, come antidolorifico.

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George Frederic Watts, 'Ritratto di Dante Gabriel Rossetti', circa 1871. Foto via Wikimedia Commons
George Frederic Watts, 'Ritratto di Dante Gabriel Rossetti', circa 1871. Foto via Wikimedia Commons

Quando l'opera di Millais fu completata, Lizzie divenne famosa e molti artisti vollero lavorare con lei, in primis Dante Gabriel Rossetti, a cui non piacquero le attenzioni degli altri artisti nei confronti di Elizabeth. La giovane quindi si unì esclusivamente allo studio di Rossetti, che la ritrasse spesso come donne idealizzata: bella, istruita, ricca e spirituale. Divennero una coppia a tutti gli effetti ma la loro fu una relazione burrascosa lunga dieci anni. L'artista si rifiutò di sposarla, poiché non voleva andare contro la sua famiglia e nel corso della loro storia anni la tradì diverse volte. Lizzie divenne dipendente dal laudano.

Elizabeth Siddal (1829-1862), 'Sir Patrick Spens', 1856. Foto via Wikimedia Commons
Elizabeth Siddal (1829-1862), 'Sir Patrick Spens', 1856. Foto via Wikimedia Commons

Nonostante la miseria che caratterizzava la loro relazione, Lizzie imparò a dipingere proprio grazie a Rossetti diventando un'artista di successo e una poetessa a pieno titolo. John Ruskin la descrisse come "geniale" ed Elizabeth fu anche l'unica artista femminile ad esporre alla mostra preraffaellita di Londra nel 1857. Si trasferì quindi a Sheffield dove continuò a lavorare sulla sua arte e poesia.

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Dante Gabriel Rossetti, 'Elizabeth Siddal', ca 1854. Foto via Wikimedia Commons
Dante Gabriel Rossetti, 'Elizabeth Siddal', ca 1854. Foto via Wikimedia Commons

All'inizio del 1860, la salute di Lizzie peggiorò e quando Rossetti scoprì dello stato avanzato della sua malattia, la sposò immediatamente. La donna però era in condizioni molto deboli e venne portata in chiesa per partecipare al suo stesso matrimonio. L'anno seguente, Elizabeth rimase incinta, ma ebbe un aborto spontaneo. Nel 1862, nel corso di una seconda gravidanza, Elizabeth si suicidò a causa della depressione.

Dante Gabriel Rossetti, 'Beata Beatrix', terminato un anno dopo la morte di Elizabeth Siddal. Foto via Wikimedia Commons
Dante Gabriel Rossetti, 'Beata Beatrix', terminato un anno dopo la morte di Elizabeth Siddal. Foto via Wikimedia Commons

Fu Rossetti a scoprirla senza vita a letto. Accanto a lei c'era una bottiglia di laudano e un biglietto in cui gli chiedeva di prendersi cura di suo fratello. Rossetti bruciò la nota e altre prove che suggerivano il suicidio poiché a quel tempo la sepoltura cristiana veniva negata a chi si toglieva la vita.

Una delle tre pagine conservate delle poesie di Rossetti. Foto: Wikimedia Commons
Una delle tre pagine conservate delle poesie di Rossetti. Foto: Wikimedia Commons

Quando Lizzie venne sepolta, Rossetti mise l'unica copia delle sue poesie nella sua bara, qualcosa di cui si sarebbe pentito qualche anno più tardi. Dopo sette anni, Rossetti era diventato instabile e chiese al suo amico di scavare nella fossa in cerca della raccolta di poesie. L'amico gli raccontò poi di come il suo corpo fosse stato magnificamente conservato e i suoi capelli color rame riempissero l'intera bara. Sebbene questa storia possa essere solo un mito, molti credono che, grazie alla sua bellezza e alle sue rappresentazioni artistiche, Elizabeth Siddal sia immortale.

L'attuale record dell'asta per un'opera di Elizabeth Siddal è "The Eve of St Agnes", un'opera in inchiostro marrone del 1836, venduta da Christie's nel 2009 per 27.219 $ (24.560 €). Il dipinto "Le tre grazie" di Edward Burne-Jones, di cui una delle tre donne è proprio ispirata a Lizzie, è stato venduto da Sotheby's nel 2018 per 334.312 $ (301.656 €), mentre un disegno intitolato "Elizabeth Siddal seated in a chair" di Dante Gabriel Rossetti è stato venduto per 120.540 $ (108.765 €) da Christie's nel 2004. Fino al 26 gennaio 2020 alla National Portrait Gallery di Londra è in corso una mostra che celebra le dodici donne del movimento preraffaellita - tra le quali Elizabeth Siddal.

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